La parola ciao nasce in Veneto.
Le squisitezze che si possono gustare nelle varie regioni nel giorno di Pasqua sono molteplici. Queste spaziano dal dolce al salato e sono ricche di sapori ed ingredienti tipici del territorio.
Di primo acchito, mi sovvengono alcune di queste specialità come: il casatiello e la pastiera napoletana, le scarcelle pugliesi, la torta pasqualina ligure, le uova di cioccolato, la colomba lombarda.. insomma, chi più ne ha più ne metta!!!
Per noi veneti, invece, la delizia che accompagna il fine pasto pasquale, è senz’ombra di dubbio la “Fugassa veneta”, ovvero la focaccia veneta.
Questo dolce ha origini antichissime, tanto che ne troviamo raffigurazione nei mosaici di Erode all’interno della maestosa Basilica di San Marco a Venezia.
Inoltre, è protagonista delle prime feste cristiane in ricordo della Resurrezione di Cristo. Si narra, altresì, che venisse preparata in occasione dei fidanzamenti, per poi essere donata alla famiglia della futura sposa, incorporandone l’anello all’interno dell’impasto.
La Fugassa Veneta nasce come specialità pasquale dei poveri a cui, in occasione delle feste, all’impasto di pane vengono aggiunti uova, burro, zucchero ed aromi, quindi cotto nei forni a legna.
Tale prelibatezza, con il tempo, ha saputo nobilitarsi e trovare un ampio consenso anche tra i pasticceri che ne hanno modificato la ricetta, rendendo la preparazione piuttosto lunga e laboriosa.
La complessità della lavorazione, infatti, sta nella realizzazione di diversi impasti che richiedono diverse lievitazioni.
Al fine di ottenere la tipica morbidezza della Fugassa è necessario ripetere l’impasto più volte, quindi lasciarlo riposare ad intervalli, prima che lieviti un’ultima volta e venga infornata.
Oggigiorno, proprio come la colomba ed il panettone, oltre alla fugassa classica ve ne sono di arricchite e rimodernate con ingredienti diversi e più raffinati, pur mantenendone fragranza e genuinità. Nei panifici e nelle pasticcerie, infatti se ne possono trovare di molteplici gusti, al cioccolato, alla frutta candita o secca, al caffè ed al pistacchio.
I vini regionali adatti ad accompagnare la Fugassa sono molteplici: dal Moscato Fior d’arancio dei Colli Euganei, al Prosecco Superiore di Cartizze, senza dimenticare il Recioto di Soave oppure quello di Gambellara Spumante.
Dopo avervi accompagnato in questo breve e dolce viaggio culinario, mi fiondo in cucina per assaggiare una fetta di focaccia che ho sfornato questa mattina. Il suo profumo irresistibile mi sta chiamando da ore, ed è giunto il momento di gustarla!!
Vi lascio con dei proverbi veneti sulla Pasqua :
“No xè Pasqua sensa Fugassa”
“Xè Pasqua, xè Pasqua che caro che gò, se magna ea Fugassa, se beve i cocò”
“A Pasqua, trista xè la polastra che no la fa el vovo”